Risoluzione del Consiglio UE – Apprendimento permanente (2002)
La Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea (anno 2002) sottolinea che l’apprendimento permanente deve riguardare
l’apprendimento da prima della scuola a dopo la pensione e comprendere l’intera gamma di modalità di apprendimento formale, non formale e informale.
L’apprendimento permanente va inoltre inteso come qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale.
Tale documento accoglie la Comunicazione della Commissione del novembre 2001 intitolata «Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente», basata sul Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente del novembre 2000 e invita gli Stati Membri a:
- sviluppare e attuare strategie globali e coerenti che rispecchino i principi e le componenti essenziali identificati nella
comunicazione della Commissione e coinvolgere tutti gli attori pertinenti, in particolare le parti sociali, la società civile e le autorità locali e regionali; - in correlazione con la strategia europea per l’occupazione, mobilizzare le risorse per tali strategie e promuovere l’apprendimento
permanente per tutti; - promuovere l’apprendimento sul luogo di lavoro, in cooperazione con istituti di istruzione e formazione e con le parti sociali;
- migliorare l’istruzione e la formazione di docenti e formatori coinvolti nell’apprendimento permanente, cosicché acquisiscanole necessarie competenze per la società della conoscenza, promuovendo così, fra gli altri obiettivi, l’accesso generale all’apprendimento delle lingue, l’accesso per tutti alle TIC, nonché una maggiore partecipazione a studi di carattere scientifico e tecnico;
- incoraggiare la cooperazione ed efficaci misure per la convalida dei risultati dell’apprendimento, che è essenziale per creare passerelle fra apprendimento formale, non formale e informale e che costituisce pertanto un requisito preliminare per la creazione di una zona europea di apprendimento permanente;
- sviluppare informazioni specifiche per gruppi mirati, orientamento e consulenza compresa la messa a disposizione di strumenti appropriati per rendere disponibile l’informazione su formazione e istruzione e sulle opportunità di lavoro;
- sviluppare strategie per individuare e incrementare la partecipazione di gruppi esclusi dalla società della conoscenza a causa dei loro scarsi livelli di competenze di base;
- migliorare la partecipazione attiva nell’apprendimento permanente, includendo i giovani.
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